2 assegni di ricerca CNR-Archivio di Prato

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Inserito il 08/05/2020

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
(Istituto Opera del Vocabolario Italiano)
Avviso di selezione n° AR OVI 02/2020
PUBBLICA SELEZIONE PER IL CONFERIMENTO DI N° 2 ASSEGNI DI RICERCA GRANT
PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ DI RICERCA DI CUI AL PROGETTO CONGIUNTO
DI ALTA FORMAZIONE, cofinanziato dalla Regione Toscana con le risorse del POR FSE 2014-
2020 – Asse A Occupazione, nell’ambito di “Giovanisì”, il progetto della Regione Toscana per
l’autonomia dei giovani.
IL DIRETTORE
VISTO il Decreto Legislativo 4 giugno 2003, n. 127 recante “Riordino del Consiglio Nazionale
delle Ricerche”;
VISTO il Decreto Legislativo 31 dicembre 2009, n. 213 recante “Riordino degli enti di ricerca in
attuazione dell’art. 1 della legge 27 settembre 2007 n. 165”;
VISTO lo Statuto del CNR, emanato con provvedimento del Presidente del CNR n. 93 prot.
0051080/2018 del 19/07/2018, di cui è stato dato l’avviso di pubblicazione sul sito del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in data 25 luglio 2018, entrato in vigore il 1° agosto
2018;
VISTO il Regolamento di Organizzazione e Funzionamento del CNR, emanato con provvedimento
del Presidente del CNR n. 14 prot. n. 0012030 in data 18 febbraio 2019, pubblicato sul sito
istituzionale del Consiglio Nazionale delle Ricerche e del Ministero dell’Istruzione dell’Università e
della Ricerca, in vigore dal 1° marzo 2019;
VISTO il D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 concernente “T.U. delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di documentazione amministrativa” e successive modificazioni;
VISTO il D.Lgs 30 giugno 2003, n. 196, concernente “Codice in materia di protezione dei dati
personali”;
VISTO il Regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile
2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali,
nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE regolamento generale
sulla protezione dei dati pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea del 4 maggio 2016;
VISTO l’art. 22, della legge 30 dicembre 2010, n. 240 entrata in vigore il 29 gennaio 2011;
VISTO il Disciplinare per il conferimento degli assegni per lo svolgimento di attività di ricerca del
CNR approvato dal Consiglio di Amministrazione con delibera n. 28 in data 9 febbraio 2011,
successivamente modificato con delibere nn. 62 del 23 marzo 2011, 186 del 22 settembre 2011 e n.
189 del 27 novembre 2013;
VISTA la legge n. 183 dell’11 novembre 2011 ed in particolare l’art. 15 (Legge di stabilità 2012);
1 VISTA la direttiva del Ministro della pubblica amministrazione e della semplificazione n. 14/2011
per l’applicazione delle nuove disposizioni in materia di certificati e dichiarazioni sostitutive di cui
all’art. 15, della legge 12 novembre 2011 n. 183;
VISTA la Legge 4 aprile 2012, n. 35 ed in particolare l’art. 8 comma 1;
VISTO il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante
gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche
amministrazioni”;
VISTO il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17
dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20.12.2013 che reca disposizioni comuni sul Fondo
europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce
disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo
di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n.
1083/2006 del Consiglio;
VISTO il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17
dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e
abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio;
VISTO l’Accordo di partenariato 2014-2020, adottato il 29.10.2014 dalla Commissione Europea;
VISTA la Decisione della Commissione C (2014) n. 9913 del 12.12.2014 che approva il
Programma Operativo “ Regione Toscana Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-
2020” per il sostegno del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “ Investimenti a favore
della crescita e dell’Occupazione “ per la Regione Toscana in Italia;
VISTA la Legge Regionale n. 32/2002 "Testo unico in materia di educazione, istruzione,
orientamento, formazione professionale e lavoro”;
VISTO il Regolamento di esecuzione della LR 32/2002 approvato con DGR n. 787 del 4/08/2003
ed emanato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 47/R del 8/08/2003;
VISTA la Legge Regionale n. 20/2009 “Disposizioni in materia di ricerca e innovazione”
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 17 del 12.01.2015 con la quale è stato preso atto
del testo del Programma Operativo Regionale FSE 2014-2020 così come approvato dalla
Commissione Europea con la sopra citata decisione;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1297 del 28.10.2019 e con la quale è stato
adottato il vigente Piano Attuativo di Dettaglio (PAD) del POR obiettivo ICO FSE 2014-2020 della
Regione Toscana;
VISTA in particolare l’attività del PAD A.2.1.7.a) “Assegni di ricerca e altre forme di alternanza
fra alta formazione, lavoro e ricerca;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1343 del 4.12.2017 che approva le procedure di
gestione degli interventi formativi oggetto di sovvenzioni a valere sul POR FSE 2014-2020;
2 VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1408 del 17/12/2018 che approva gli elementi
essenziali dell’avviso e prenota le relative risorse;
VISTO il decreto dirigenziale n. 2686 del 26/02/2019 con il quale è stato approvato il bando
assegni di ricerca in ambito culturale –Bando per progetti congiunti di alta formazione attraverso
l’attivazione di assegni di ricerca -Asse A Occupazione –Priorità di investimento A.2 –Obiettivo
A.2.1 –Azione A.2.1.7;
PREMESSO che la Regione Toscana, con decreto dirigenziale n. 20180 del 26/11/2019 ha
approvato il finanziamento previsto dal POR FSE 2014-2020 - pari ad euro un
milionecentocinquantottomilaquattrocento (1.158.400/00), a favore del Consiglio Nazionale delle
Ricerche, soggetto proponente del Programma di Intervento denominato CNR4C;
PREMESSO che il Programma di Intervento oggetto di finanziamento è costituito da n. 13 Progetti
di Ricerca da attivarsi presso 8 Istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche e che l’Istituto Opera
del Vocabolario Italiano è uno di questi;
PREMESSO che gli Assegni di Ricerca in ambito culturale sono cofinanziati con le risorse del
POR-FSE TOSCANA 2014-2020, e rientrano nell’ambito di Giovanisì (www.giovanisi.it), il
progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani;
PRESO ATTO, come previsto dall’art. 5.1 e dall’art. 12 dell’Avviso pubblico, che per la
realizzazione dei progetti di ricerca previsti all’interno del Programma di Intervento denominato
CNR4C l’Istituto scrivente ha provveduto a firmare con il Dipartimento di Scienze Umane e
Sociali, Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche e i soggetti facenti parte di
ciascuna rete proposta nei singoli progetti di ricerca, un Accordo (Rif. Prot. CNR-OVI N.19 -
24/01/2020) che regola i reciproci impegni assunti;
PRESO ATTO che la Regione Toscana e il Consiglio Nazionale delle Ricerche, rappresentato dal
Direttore del Dipartimento di Scienze Umane Patrimonio Culturale Prof. Gilberto Corbellini hanno
siglato la Convenzione per la realizzazione del programma di Intervento denominato “CNR4C”
prot. Ammcen CNR n° 0091958/2019;
ACCERTATA la copertura degli oneri derivanti dal conferimento dell’assegno di ricerca con le
disponibilità finanziarie provenienti per il 90% dal Programma di intervento “CNR4C”, e per il
10% dal co-finanziamento obbligatorio da parte di “SPACE S.p.A.” in qualità di operatore della
filiera culturale e creativa regionale o altro soggetto, come disposto dal decreto dirigenziale n. 2686
del 26/02/2019 della Regione Toscana – Bando per progetti congiunti di alta formazione attraverso
l’attivazione di assegni di ricerca -Asse A Occupazione –Priorità di investimento A.2 –Obiettivo
A.2.1 –Azione A.2.1.7;
ACCERTATA l’iscrizione a bilancio dello stanziamento per il conferimento degli assegni per lo
svolgimento di attività di ricerca nell’ambito del Programma di Intervento “CNR4C”, CUP del
progetto B15J19001040004.
3 D I S P O N E
Art. 1
Oggetto della selezione
È indetta una selezione pubblica, per titoli e colloquio, per il conferimento di n. 2 “Assegni Grant”
per lo svolgimento di attività di ricerca per il progetto dal titolo “RESTORE - smaRt accESs TO
digital heRitage and mEmory” da svolgersi presso l’Istituto Opera del Vocabolario Italiano del
CNR nell’ambito del Programma d’intervento di Alta Formazione denominato CNR4C in regime di
cofinanziamento con la Regione Toscana CUP B15J19001040004, sotto la responsabilità scientifica
del Dott. Emiliano Degl’Innocenti.
Il suddetto progetto è svolto in collaborazione tra l’Istituto Opera del Vocabolario Italiano del CNR
e l’Operatore della filiera culturale e creativa regionale “Archivio di Stato di Prato”.
È previsto che l’assegnista svolga almeno il 50% delle giornate di attività presso il suddetto
Operatore della Filiera culturale e creativa regionale, con fasce orarie di reperibilità.
Una sintesi nonché la tematica del progetto di ricerca nell’ambito del quale è bandito l’Assegno di
cui al presente avviso è contenuto nell’Allegato D ed è parte integrante del presente bando. Ciascun
candidato può presentare una sola domanda per i 2 profili oggetto della selezione di cui al presente
bando.
Art. 2
Durata e importo dell’assegno
Ciascun assegno di ricerca avrà una durata di due anni. Come risultante dal combinato disposto
dell’art. 22, comma 3, della legge 240/2010 e dell’art. 6, comma 2 bis, della L. 27 febbraio 2015 n.
11, di conversione del D.L. 31 dicembre 2014 n. 192, l’assegno non potrà comunque avere una
durata complessiva superiore a sei anni ad esclusione del periodo in cui l’assegno è stato fruito in
coincidenza con il dottorato di ricerca, nel limite massimo della durata legale del relativo corso.
La durata complessiva dei rapporti instaurati con il titolare dell’assegno e dei contratti di lavoro a
tempo determinato subordinato di cui all’art. 24 della L. 240/2010, intercorsi anche con Atenei
diversi, statali, non statali o telematici, nonché con gli Enti di cui all’art. 22, comma 1, della L.
240/2010, non può in ogni caso superare i 12 anni anche non continuativi, fatti salvi i periodi
trascorsi in aspettativa per maternità o per motivi di salute secondo la normativa vigente nonché i
periodi svolti precedentemente all’entrata in vigore della L. 240/2010.
Eventuali differimenti della data di inizio dell’attività prevista nell’ambito dell’assegno per lo
svolgimento di attività di ricerca, o eventuali interruzioni dell’attività medesima, verranno
consentiti in caso di maternità o di malattia superiore a trenta giorni.
Nel caso di congedo per maternità, di congedo per malattia e nelle altre fattispecie di astensione si
fa riferimento a quanto previsto all’art. 22 comma 6 della Legge n. 240 del 30/12/2010. In
particolare, ai sensi del Decreto ministeriale del 12/07/2007, nei periodi di assenza dovuti a
maternità l’assegno di ricerca deve essere sospeso prorogando la sua durata per un periodo pari a
quello della sospensione e comunque fino ad un massimo di 6 mesi.
L’interruzione dell’attività prevista nell’ambito del conferimento dell’assegno di ricerca che risulti
motivata ai sensi di quanto sopra disposto, comporta la sospensione della erogazione dell’importo
dell’assegno per il periodo in cui si verifica l’interruzione stessa, salvo quanto previsto dall’art. 13
del disciplinare o da altre norme specifiche in materia. Il termine finale di scadenza dell’assegno per
lo svolgimento di attività di ricerca è posticipato di un arco temporale pari al periodo di durata
dell’interruzione.
4 L’importo annuo di ciascun assegno di ricerca, corrisposto in rate mensili posticipate, è stabilito in
euro 28.000,00 (ventottomila/00) al lordo degli oneri previdenziali, assistenziali e fiscali, compresi
gli oneri a carico del CNR.
L’importo non comprende l’eventuale trattamento economico per missioni in Italia o all’estero che
si rendessero necessarie per l’espletamento delle attività connesse all’assegno di ricerca. Il
trattamento economico di missione è determinato nella misura corrispondente a quella spettante ai
dipendenti del CNR inquadrati al III livello professionale.
L’assegnista è coperto da una polizza infortuni cumulativa sottoscritta dal CNR.
Il contraente svolge l’attività in condizione di autonomia, nei limiti del programma predisposto dal
responsabile della ricerca, senza orario di lavoro predeterminato.
Art. 3
Requisiti per l’ammissione alla selezione
Premesso che per la tipologia “Assegno di ricerca grant” si farà riferimento ai requisiti peculiari di
cui agli specifici programmi di ricerca, possono partecipare alla selezione i soggetti che, a
prescindere dalla cittadinanza, siano in possesso dei seguenti requisiti alla data di scadenza del
termine per la presentazione delle domande di ammissione:
a) essere titolari di diploma di laurea (ante D.M. 509/99) o laurea specialistica (D.M. 509/99), o
laurea magistrale (D.M. 270/04), di curriculum professionale idoneo allo svolgimento di attività
di ricerca, così come dettagliata nell’Allegato D; tutti i titoli conseguiti all’estero (laurea,
dottorato ed eventuali altri titoli) dovranno essere, di norma, preventivamente riconosciuti in
Italia secondo la legislazione vigente in materia (informazioni sul sito del Ministero
dell’Università e della Ricerca Scientifica: www.miur.it). L’equivalenza dei predetti titoli
conseguiti all’estero che non siano già stati riconosciuti in Italia con la prevista procedura
formale predetta, verrà valutata, unicamente ai fini dell’ammissione del candidato alla presente
selezione, dalla commissione giudicatrice costituita ai sensi dell’art. 6, comma 1 del
Disciplinare;
b) non aver già compiuto il 36mo anno di età alla data di presentazione della domanda di
partecipazione al bando di selezione.
c) esperienza nell’ambito della tematica di cui all’art. 1 dichiarato con le modalità di cui all’art. 4;
d) conoscenza della lingua inglese;
e) conoscenza della lingua italiana (solo per i candidati stranieri).
L’assegno di ricerca non è cumulabile con altri assegni di ricerca e borse di studio.
I vincitori delle selezioni che siano già titolari di altre borse di studio o assegni di ricerca dovranno
rinunciarvi prima dell’accettazione degli assegni di ricerca congiunti fatte salve le eccezioni
previste dall’art. 22, comma III della Legge n. 240 del 30/12/2010.
Non possono essere titolari di assegni di ricerca i dipendenti del CNR con contratto a tempo
indeterminato ovvero determinato, il personale di ruolo in servizio presso gli altri soggetti di cui
all’art. 22, comma 1, della citata legge n. 240/2010 e comporta il collocamento in aspettativa senza
assegni per il contraente/dipendente in servizio presso amministrazioni pubbliche.
5 Art. 4
Domande di ammissione e modalità per la presentazione
DOMANDE DI AMMISSIONE
La domanda di partecipazione redatta esclusivamente utilizzando il modulo (allegato A), dovrà
essere inviata all’Istituto Opera del Vocabolario Italiano esclusivamente tramite Posta Elettronica
Certificata (PEC) all’indirizzo: protocollo.ovi@pec.cnr.it entro 30 (trenta) giorni dalla
pubblicazione del bando.
Qualora il termine di presentazione delle domande venga a cadere in un giorno festivo, detto
termine si intende protratto al primo giorno non festivo immediatamente seguente. Le domande
inoltrate dopo il termine fissato e quelle che risultassero incomplete non verranno prese in
considerazione. Nell’oggetto della mail dovrà essere indicato il riferimento all’avviso di selezione
n. AR OVI 02/2020, con la specificazione del profilo (AdR1 o AdR2) a cui si intende partecipare
(v. Allegato D).
Le domande inviate per via telematica e le certificazioni ai sensi del DPR 445/2000, saranno
considerate valide se l’autore è identificato dal sistema informatico attraverso le credenziali di
accesso relative all’utenza personale di Posta Elettronica Certificata.
Per i cittadini stranieri l’invio della domanda e delle dichiarazioni di cui al successivo comma 5,
potrà essere effettuato con posta elettronica ordinaria, al seguente indirizzo: direttore@ovi.cnr.it ove
non sia possibile sottoscrivere la domanda con firma digitale, il candidato straniero provvederà a
validare la domanda stessa mediante sottoscrizione autografa prima del colloquio.
Ai predetti candidati sarà inviata una mail di conferma dell’avvenuta ricezione della domanda.
Alla domanda dovrà essere allegato in formato PDF-A:
1) il curriculum sotto forma di autocertificazione, compilato ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR
445/2000 e s.m.i. (All. B), sottoscritto dal candidato recante, prima della firma autografa, l’espressa
annotazione circa la consapevolezza delle sanzioni penali nelle quali il candidato incorre per
dichiarazioni mendaci, accompagnato da copia di un documento di riconoscimento in corso di
validità (art. 76 DPR445/2000).
Tale documento in originale, sottoscritto con firma leggibile, dovrà essere presentato per
l’identificazione in occasione del colloquio di cui al successivo art. 7, non potrà essere presentato
un documento diverso.
Nel curriculum suindicato il candidato indicherà stati, fatti e qualità personali, in particolare dovrà
analiticamente indicare gli studi compiuti, i titoli conseguiti, le pubblicazioni a stampa e/o brevetti, i
servizi prestati, le funzioni svolte, gli incarichi ricoperti ed ogni altra attività scientifica,
professionale e didattica eventualmente esercitata, riportando gli esatti riferimenti di ciascun titolo
indicato.
La dichiarazione sopra indicata, dovrà essere redatta in modo analitico, e contenere tutti gli elementi
che la rendano utilizzabile ai fini della selezione, affinché la commissione esaminatrice possa
utilmente valutare i titoli ai quali si riferiscono. Tutte le notizie fornite in modo difforme alle
modalità sopraindicate non potranno essere valutate.
2) un progetto di formazione-apprendimento-ricerca nel quale il candidato indichi in modo
dettagliato le acquisizioni e il percorso di crescita professionale che intende realizzare con la
partecipazione al progetto di ricerca per il quale è stato bandito l’assegno (Vedi la sintesi del
progetto nell’All. D).
Le autocertificazioni previste per i cittadini italiani si applicano ai cittadini dell’Unione Europea. I
cittadini extracomunitari residenti in Italia possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive
6 limitatamente ai casi in cui si tratti di comprovare stati, fatti e qualità personali certificabili o
attestabili da parte di soggetti pubblici o privati italiani.
L’Amministrazione procede ad idonei controlli sulla veridicità del contenuto delle dichiarazioni
sostitutive ai sensi dell’art. 71 del DPR 445/2000.
I candidati diversamente abili, in relazione alla propria disabilità, nella domanda di partecipazione
alla selezione dovranno fare esplicita richiesta dell’ausilio necessario.
I lavori non reperibili attraverso rete (es, rapporti tecnici, monografie, capitoli di libro, brevetti)
oppure, quelli reperibili attraverso la rete ma con accesso a pagamento, dovranno essere trasmessi
dal candidato per via telematica.
Il candidato non dovrà produrre alcuna ulteriore documentazione secondo quanto previsto
all’art. 15 L. 183/2011.
Ai sensi dell’art. 15 della Legge 183/2011 è fatto divieto di esibire alle pubbliche amministrazioni
ed ai privati gestori di pubblici servizi, certificati concernenti stati, fatti e qualità personali che
sono, pertanto, sempre sostituiti dalle dichiarazioni sostitutive di certificazioni e dell’atto di
notorietà o (art. 46 e 47 D.P.R 445/2000).
Alla domanda dovrà essere allegato in formato PDF il modulo (All. C), concernente l’informativa
sul trattamento dei dati personali resa ai sensi del Regolamento (UE) n. 2016/679; il suddetto
modulo dovrà essere compilato, datato e sottoscritto dal candidato con firma autografa leggibile.
Tutte le comunicazioni inerenti il presente concorso saranno inviate all’indirizzo PEC dei candidati,
il CNR non assume responsabilità per eventuali disservizi di connessione della rete.
Art. 5
Esclusione dalla selezione
I candidati sono ammessi con riserva alla selezione.
L’esclusione dalla selezione per difetto dei requisiti può essere disposta in ogni momento con
provvedimento motivato del Direttore dell’Istituto. L’esclusione verrà comunicata all’interessato.
Art. 6
Commissione esaminatrice
La Commissione giudicatrice è nominata con provvedimento del direttore dell’Istituto interessato
ed è composta da tre componenti, di cui uno dovrà essere il responsabile della ricerca con profilo
ricercatore/tecnologo, interni o esterni all’Ente, con il profilo di ricercatori nonché esperti della
materia e da due membri supplenti, interni o esterni all’Ente; il Direttore, qualora ravvisi la
necessità di attivare la procedura di equivalenza dei titoli conseguiti all’estero di cui all’ultimo
capoverso del comma 1 art. 3 del Disciplinare, potrà nominare, tra componenti, un professore
universitario. Le funzioni di segretario potranno essere svolte anche da un componente della
Commissione.
Nella prima riunione, la commissione elegge al proprio interno il Presidente, e stabilisce,
all’occorrenza, il componente che svolgerà le funzioni di segretario.
La Commissione può svolgere il procedimento anche con modalità telematiche.
La Commissione conclude i propri lavori entro dieci giorni dal termine per la presentazione delle
domande per ottemperare a quanto stabilito nell’avviso pubblico per progetti congiunti di alta
formazione attraverso l’attivazione di assegni di ricerca cofinanziati dalla Regione Toscana con le
risorse del POR FSE 2014-2020 – Asse A Occupazione, nell’ambito di “Giovanisì”, il progetto
della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani
7 8
Art. 7
Modalità di selezione e graduatoria
La Commissione esaminatrice procede alla selezione mediante la valutazione dei titoli e un
colloquio. La commissione dispone complessivamente di 100 punti, di cui almeno 70 punti per la
valutazione dei criteri B) e C) qui sotto riportati.
I criteri ed i parametri adottati dalla Commissione, con specifico riferimento alle caratteristiche del
progetto di ricerca, sono quelli di seguito indicati:
Criteri Parametri
a) coerenza tra il progetto di formazione-apprendimento-ricerca proposto e il
progetto di ricerca per il quale è posto a bando l’assegno/gli assegni
10%
b) coerenza del curriculum vitae, del percorso di studi e delle esperienze di
ricerca effettuate rispetto al profilo richiesto dal progetto di ricerca per il
quale è posto a bando l’assegno/gli assegni;
40%
c) titoli di studio conseguiti, numerosità e qualità dei risultati di ricerca
conseguiti (pubblicazioni, brevetti ecc);
30%
d) voto conseguito nel colloquio 20%
I candidati che abbiano presentato la domanda di partecipazione alla selezione nei termini e con le
modalità di cui all’Art. 4 - “Domande di ammissione: modalità per la presentazione” del presente
bando e non abbiano ricevuto comunicazione di esclusione dalla selezione o altro avviso relativo a
diversa modalità procedurale (videoconferenza) sono tenuti a presentarsi presso la sede dell’Istituto
“OPERA DEL VOCABOLARIO ITALIANO” – Via di Castello 46 Firenze, per sostenere il
colloquio. Ai candidati sarà data comunicazione della data del colloquio, con un margine minimo di
3 giorni di anticipo rispetto alla data stessa, a mezzo PEC (o posta elettronica ordinaria per i
candidati titolati all’utilizzo della stessa in base a quanto previsto all’art. 4).
Il colloquio è volto a verificare l’attitudine, la motivazione e la preparazione per partecipare al
progetto di ricerca per il quale è posto a bando l’assegno (o gli assegni).
Il colloquio potrà essere effettuato dalla Commissione con modalità a distanza utilizzando supporti
informatici audio/video secondo modalità operative che saranno comunicate dall’Istituto del CNR,
atte comunque ad assicurarne la pubblicità.
Al termine della seduta relativa al colloquio, la commissione forma l’elenco dei candidati esaminati
con l’indicazione del punteggio da ciascuno riportato nel colloquio stesso, elenco che, sottoscritto
dal Presidente e dal Segretario della commissione, è affisso nel medesimo giorno all’albo della sede
d’esame.
Per essere ammessi al colloquio i candidati devono presentare un valido documento di identità
personale. I candidati che non si presenteranno a sostenere il colloquio nel giorno fissato saranno
dichiarati decaduti dalla selezione.
Al termine dei lavori la commissione redige una relazione in cui sono espressi giudizi motivati,
anche in forma sintetica su ciascun candidato. La Commissione forma la graduatoria di merito secondo l’ordine decrescente del punteggio finale
ottenuto da ognuno in base alla somma dei punteggi conseguiti nella valutazione dei titoli e del
colloquio ed indica il/i vincitore/i. A parità di punteggio è preferito il candidato più giovane.
In coerenza con i principi e gli orientamenti di carattere generale previsti nel bando POR FSE 2014-
2020 Sezione 11 – Principi orizzontali, paragrafi 11.2 e 11.3 sarà garantito il rispetto delle priorità
trasversali della parità di genere e delle pari opportunità.
La graduatoria di merito verrà approvata con provvedimento del Direttore dell’Istituto, e sarà
pubblicata, a cura del Direttore medesimo, mediante affissione all’albo della sede d’esame, sul sito
internet del CNR: www.urp.cnr.it e con le altre forme di pubblicità previste per il presente avviso di
selezione.
Tutti i partecipanti alla selezione saranno informati dell’esito della selezione mediante
comunicazione inviata con PEC.
Il Direttore dell’Istituto, sentito il responsabile della ricerca, può sostituire uno o più vincitori, che
rinuncino all’assegno prima di usufruirne, secondo l’ordine della graduatoria di merito.
Non potranno essere attribuiti a nuovo destinatario gli assegni con una vita residua inferiore a 12
mesi. I nuovi assegnatari dovranno essere individuati scorrendo la graduatoria della selezione
oppure, in caso la graduatoria fosse esaurita, previo espletamento di nuova procedura di selezione
pubblica
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche non prevede il rimborso di eventuali spese sostenute dai
candidati per la partecipazione al colloquio.
Art. 8
Formalizzazione del rapporto e risoluzione del contratto
Entro 15 giorni dalla pubblicazione della graduatoria, il Direttore dell’Istituto interessato dovrà far
pervenire al/ai vincitore/i della selezione, in duplice copia, il provvedimento di conferimento
dell’assegno di ricerca, in cui sarà indicato, tra l’altro, la data di inizio dell’attività di ricerca. Entro
il termine perentorio di 15 giorni dalla data di ricevimento della predetta comunicazione, a pena di
decadenza, il/i vincitore/i della selezione dovrà/dovranno restituire una copia del predetto atto di
conferimento, controfirmata per accettazione unitamente ad una dichiarazione di non trovarsi in
alcuna delle condizioni ostative di cui all’art.3, comma 3,4,5 e art. 4 c. 2,3 del Disciplinare.
Eventuali ritardi nell’inizio dell’attività di ricerca potranno essere giustificati soltanto per i casi
previsti dall’art. 2 del presente avviso di selezione o per cause di forza maggiore debitamente
comprovate.
Il contraente dovrà inviare al direttore dell’Istituto per PEC, entro 30 (trenta) giorni dalla data di
accettazione dell’assegno, la seguente documentazione redatta in conformità di quanto previsto dal
D.P.R. 445/2000:
a) autocertificazione che attesti data e luogo di nascita, cittadinanza, godimento dei diritti
politici, titolo di studio;
b) dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, in carta semplice, di non avere altri rapporti di
impiego pubblico, di non essere stato destituito o dispensato dall’impiego presso una Pubblica
Amministrazione per persistente ed insufficiente rendimento e non essere stato dichiarato
decaduto da altro impiego statale, per aver conseguito l’impiego mediante la produzione di
documenti falsi o viziati da invalidità insanabile, nonché di non essere stato interdetto dai
pubblici uffici in base a sentenza passata in giudicato;
c) fotocopia del tesserino di codice fiscale;
9 d) Nel caso in cui l’assegnista sia dipendente di una Pubblica Amministrazione, prima di dare
inizio all’attività di ricerca dovrà presentare dichiarazione sostitutiva in autocertificazione
relativa al collocamento in aspettativa senza assegni.
I documenti rilasciati dalle competenti autorità dello Stato di cui lo straniero è cittadino debbono
essere conformi alle disposizioni vigenti nello Stato stesso.
L’assegnista che, dopo aver iniziato l’attività prevista, non la prosegua senza giustificato motivo,
regolarmente e ininterrottamente per l’intera durata, o che si renda responsabile di gravi o ripetute
mancanze o che, infine, dia prova di non possedere sufficiente attitudine, può essere dichiarato
decaduto, con motivato provvedimento del Direttore dell’Istituto, dall’ulteriore fruizione
dell’assegno.
Il provvedimento di cui al precedente comma sarà assunto su proposta del Responsabile della
ricerca. Qualora l’assegnista, per sopravvenute ragioni personali, non possa portare a compimento
l’attività prevista e quindi rinunci anticipatamente all’assegno, dovrà darne tempestiva
comunicazione al Direttore dell’Istituto e al Responsabile della ricerca. Resta fermo, in tal caso, che
il titolare dell’assegno dovrà restituire le somme eventualmente ricevute e non dovute.
Art. 9
Valutazione dell’attività di ricerca
L’assegnista al termine di ciascun anno di attività dovrà produrre una relazione sull’attività svolta
nell’ambito del progetto di ricerca e trasmetterla al Responsabile della ricerca e al Direttore
dell’Istituto.
Art. 10
Trattamento dei dati personali
I dati personali forniti dai candidati sono trattati per le finalità di gestione del presente avviso di
selezione ivi compreso l’eventuale utilizzo di graduatorie e per il successivo eventuale conferimento
dell’assegno, come specificatamente indicato nell’informativa contenuta nel modulo di cui
all’allegato C).
I dati saranno trattati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche – Piazzale Aldo Moro n. 7 – 00185
Roma in qualità di Titolare del trattamento, in conformità al Regolamento (UE) n. 2016/679 e al
D.Lgs 196/2003. Il punto di contatto presso il Titolare è il Dirigente/Direttore della struttura che ha
emanato l’avviso di selezione i cui dati di contatto sono: mail istituzionale della struttura – indirizzo
fisico dell’Istituto.
Il conferimento dei dati è obbligatorio ai fini della valutazione dei requisiti di partecipazione, pena
l’esclusione dalla selezione.
L’interessato gode dei diritti di cui agli articoli 15 e seguenti del Regolamento (UE) 2016/679,
come specificati nell’informativa contenuta nel modulo (allegato C), di cui all’art. 4 del presente
avviso di selezione, che possono essere esercitati nei modi indicati nel modulo stesso.
Art. 11
Pubblicità
L’avviso di selezione è reso pubblico, a cura del Direttore dell’Istituto, mediante affissione
nell’albo dell’Istituto interessato e nel sito Internet dell’Istituto, nonché mediante pubblicazione sul
10 sito Internet del CNR www.urp.cnr.it e del MIUR che provvederà alla successiva pubblicazione sul
sito dell’Unione Europea, oltre particolari forme di pubblicità espressamente richieste dai
finanziatori dei programmi.
Art. 12
Disposizioni finali
Per quanto non esplicitamente previsto nel presente avviso, per le parti compatibili, si applicano le
disposizioni previste dal Disciplinare attualmente in vigore, relativo al conferimento degli assegni
per lo svolgimento di attività di ricerca, nonché, per quanto compatibile, la normativa vigente in
materia di concorsi pubblici.
IL DIRETTORE
11 ALLEGATO A
Al Direttore Istituto ……………………..
_l_ sottoscritt_ ………………………………………….. ……………………………………
(COGNOME – per le donne indicare il cognome da nubile) (Nome)
Codice Fiscale …............................................…
Nato a ............................................………… Prov. ....................... il ............................…......
Attualmente residente a ................…………....…...................................……….. Prov. ....................
Indirizzo .....................................................………………………….
CAP .................................. Telefono ..................................................
Indirizzo PEC:……………………………………………………...
chiede, ai sensi dell’art. 22 della L. 240 del 30/12/2010 di essere ammesso a sostenere la selezione
pubblica, per titoli e colloquio, per il conferimento di n° 2 assegni per lo svolgimento di attività di
ricerca nell’ambito del programma di ricerca:
………………………………………………………………………………………………….…….
sotto la responsabilità scientifica del Prof./Dott. …………………………………………………….
da svolgersi presso la sede dell’Istituto: …………………………..…………………………………
A tal fine, il sottoscritto dichiara sotto la propria responsabilità:
1) di essere cittadino ……………………………………;
2) di aver conseguito il diploma di laurea (o titolo estero equivalente *) in ___________________
il ___/___/___ presso l’Università ________________________ con
votazione________________;
3) di aver conseguito il titolo di dottore di ricerca (o titolo estero equivalente) in
________________________ il ___/___/___ presso l’Università _______________________;
4) di non aver riportato condanne penali e di non avere procedimenti penali pendenti a proprio
carico (in caso contrario, indicare quali);
5) di aver/non aver usufruito di altri assegni di ricerca dal 01/05/2011 al ……………. e di
aver/non aver usufruito delle tipologie di rapporti di lavoro di cui all’art. 2 dell’avviso di
selezione, intercorsi con ……………………………………;
6) di non aver già compiuto il 36mo anno di età alla data di presentazione della presente domanda
di partecipazione.
Il sottoscritto allega alla presente domanda:
1) dichiarazione sostitutiva di certificazione e dell’atto di notorietà ai sensi degli art. 46 e 47 del DPR 445/2000 e
s.m.i. da compilarsi mediante l’utilizzo del modulo (allegato B) attestante la veridicità del contenuto del
Curriculum vitae et studiorum;
2) progetto di formazione-apprendimento-ricerca nel quale indica in modo dettagliato le acquisizioni e il percorso di
crescita professionale che intende realizzare con la partecipazione al progetto di ricerca per il quale è bandito
l’assegno;
3) i lavori non reperibili attraverso rete (es, rapporti tecnici, monografie, capitoli di libro, brevetti) oppure, quelli
reperibili attraverso la rete ma con accesso a pagamento;
4) elenco dei lavori trasmessi dal candidato per via telematica di cui all’art. 4 del bando.
5) informativa sul trattamento dei dati personali (allegato C), come richiesto all’art. 4 del bando.
Luogo e data___________________________FIRMA ___________________________________
12 * - Qualora il titolo di studio sia stato conseguito all’estero, dovrà essere presentata idonea documentazione
attestante l’equipollenza con un titolo rilasciato in Italia, secondo quanto previsto dall’art. 3 del presente avviso.
13 ALLEGATO B
DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DI CERTIFICAZIONI
(art. 46 D.P.R. n. 445/2000)
DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DELL’ATTO DI NOTORIETÀ
(art. 47 D.P.R. n. 445/2000)
..l… sottoscritt…
COGNOME______________________________________________________________________
(per le donne indicare il cognome da nubile)
NOME__________________________________________________________________________
NATO A: ______________________________________________ PROV.___________________
IL_________________________________________
ATTUALMENTE RESIDENTE A: ___________________________________________________
______________________________________________________ PROV.___________________
INDIRIZZO________________________________________________C.A.P.________________
TELEFONO____________________________________________
Visto il D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 concernente “T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in
materia di documentazione amministrativa” e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la Legge 12 novembre 2011, n. 183 ed in particolare l’art. 15 concernente le nuove disposizioni in materia
di certificati e dichiarazioni sostitutive (*);
Consapevole che, ai sensi dell’art.76 del DPR 445/2000, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti
falsi sono punite ai sensi del Codice penale e delle leggi speciali vigenti in materia, dichiara sotto la propria
responsabilità:
che quanto dichiarato nel seguente curriculum vitae et studiorum comprensivo delle informazioni sulla produzione
scientifica corrisponde a verità
Curriculum vitae et studiorum
studi compiuti, i titoli conseguiti, le pubblicazioni e/o i rapporti tecnici e/o i brevetti, i servizi prestati, le funzioni svolte,
gli incarichi ricoperti ed ogni altra attività scientifica, professionale e didattica eventualmente esercitata (in ordine
cronologico iniziando dal titolo più recente)
Es: descrizione del titolo ………………………………………………………………….
data …………………….… protocollo …………………….…
rilasciato da ……………………………………….………………………………...…
periodo di attività dal …………………….… al …………………….…
FIRMA(*)
................................................................
(*) ai sensi dell’art. 15, comma 1 della Legge 12/11/2011, n. 183 le certificazioni rilasciate dalla P.A. in ordine a
stati, qualità personali e fatti sono valide e utilizzabili solo nei rapporti tra privati; nei rapporti con gli Organi della
14 Pubblica Amministrazione e i gestori di pubblici servizi, i certificati sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni
sostitutive di certificazione o dall’atto di notorietà di cui agli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000
N.B:
1) Datare e sottoscrivere tutte le pagine che compongono la dichiarazione.
2) Allegare alla dichiarazione la fotocopia di un documento di identità personale, in corso di validità.
3) Le informazioni fornite con la dichiarazione sostitutiva devono essere identificate correttamente con i singoli
elementi di riferimento (esempio: data, protocollo, titolo pubblicazione ecc…).
4) Il CNR, ai sensi dell’art. 71 e per gli effetti degli artt. 75 e 76 del D.P.R. 445 del 28/12/2000 e successive modifiche
ed integrazioni, effettua il controllo sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive.
5) La normativa sulle dichiarazioni sostitutive si applica ai cittadini italiani e dell’Unione Europea.
6) I cittadini di Stati non appartenenti all’Unione, regolarmente soggiornanti in Italia, possono utilizzare le dichiarazioni
sostitutive di cui agli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445 del 28.12.2000 limitatamente agli stati, alla qualità personali e ai fatti
certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani, fatte salve le speciali disposizioni contenute nelle leggi e
nei regolamenti concernenti la disciplina dell’immigrazione e la condizione dello straniero.
Al di fuori dei casi sopradetti, i cittadini di Stati non appartenenti all’Unione autorizzati a soggiornare nel territorio
dello Stato possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive nei casi in cui la produzione delle stesse avvenga in
applicazione di convenzioni internazionali fra l’Italia e il Paese di provenienza del dichiarante.
15 16
ALLEGATO C
INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI RESA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL
REGOLAMENTO UE 2016/679
Ai sensi dell’art. 13 del predetto Regolamento, La informiamo che:
1) I suoi dati personali verranno trattati per le seguenti finalità: svolgimento della procedura selettiva, compreso
l’eventuale utilizzo di graduatorie e per il successivo eventuale conferimento dell’assegno, per l’esecuzione dei compiti
di interesse pubblico o comunque connessi all’esercizio dei pubblici poteri affidati al Consiglio Nazionale delle
Ricerche. I dati saranno trattati per il tempo necessario alla selezione e, in caso di conferimento dell’assegno, per tutto il
periodo in cui intercorre il rapporto instaurato con il titolare dell’assegno e, successivamente alla cessazione, per
l’eventuale adempimento di obblighi di legge in conformità alle norme vigenti sulla conservazione degli atti
amministrativi.
2) I dati verranno trattati in forma digitale ed analogica, con modalità di organizzazione ed elaborazione correlate alle
finalità sopra indicate e, comunque, in modo da garantirne la sicurezza e la riservatezza.
3) Il conferimento dei dati è obbligatorio per l’espletamento della procedura selettiva; l’eventuale rifiuto di fornire tali dati
comporta la mancata possibilità di partecipazione alla procedura stessa.
4) Possono venire a conoscenza dei dati in questione, per il conseguimento delle finalità sopra indicate, il
Direttore/Dirigente della Struttura che ha emanato l’avviso di selezione, il responsabile del procedimento, il personale
incaricato della gestione delle diverse fasi del procedimento, i componenti della commissione esaminatrice e il
segretario.
5) Il Titolare del trattamento è: il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Piazzale Aldo Moro n. 7 – 00185 Roma PEC:
protocollo-ammcen@pec.cnr.it, il cui punto di contatto è indicato nell’articolo 10 dell’avviso di selezione, rubricato
“Trattamento dei dati personali”.
6) I dati di contatto del Responsabile della protezione dei dati sono: E-mail: rpd@cnr.it; PEC: protocollo
ammcen@pec.cnr.it presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Piazzale Aldo Moro n. 7 – 00185 Roma.
7) La graduatoria finale di merito verrà pubblicata con le modalità indicate nell’art. 7 del bando di selezione, rubricato
“Modalità di selezione e graduatoria”.
8) Saranno altresì diffusi sul sito web del CNR nella sezione “Amministrazione Trasparente" ai sensi e per gli effetti
dell’art. 15 comma 1, del D. Lgs. n. 33/2013, le seguenti informazioni del candidato vincitore: a) gli estremi dell’atto di
conferimento dell’assegno; b) il curriculum vitae presentato dal candidato; c) i compensi, comunque denominati,
relativi all’assegno di ricerca.
9) Al termine della procedura selettiva, nei limiti pertinenti le finalità sopra indicate, i dati del candidato potranno essere
comunicati a soggetti terzi, in conformità agli obblighi previsti da leggi, regolamenti, normativa nazionale e
comunitaria, nonché da disposizioni impartite da autorità a ciò legittimate da organi di vigilanza e di controllo, ai sensi
dell’art. 6 del Reg. UE 2016/679.
10) In qualità di interessato, il candidato ha il diritto di chiedere al Titolare l’accesso ai dati personali che lo riguardano
nonché di esercitare i diritti di cui agli articoli 15 e seguenti del Regolamento (UE) 2016/679, tra cui richiedere la
rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento o di opporsi al trattamento presentando apposita
istanza al contatto di cui al precedente punto 5.
11) In qualità di interessato, ricorrendone i presupposti, il candidato può presentare reclamo al Garante per la protezione dei
dati personali quale autorità di controllo secondo le procedure previste.
Il/La sottoscritto/a _________________________________________________________________________
nato/a a _____________________________________________________________il _________________
residente a _____________________________________ in _______________________________________
Per presa visione
Data (Firma leggibile)ALLEGATO D
PROGRAMMA DI RICERCA
PROGETTO: RESTORE - smaRt accESs TO digital heRitage and mEmory
Organismo di ricerca proponente: CNR - OVI (Opera del Vocabolario Italiano)
Operatori della filiera culturale e creativa regionale coinvolti: Archivio di Stato di Prato; Museo
di Palazzo Pretorio (Prato); Soprintendenza Archivistica e bibliografica della Toscana
Partner aziendale: Space s.p.a
Roadmap Regione Toscana
RM.1 Fruizione sostenibile del patrimonio culturale, inclusione sociale e benessere attraverso la
cultura
RM.2 Valorizzazione delle competenze e delle filiere del patrimonio culturale
ABSTRACT
L’Archivio di Stato di Prato conserva un vasto patrimonio di fonti (nello specifico i fondi Datini e
Ospedale Misericordia e Dolce) relative alla storia della città e delle sue istituzioni, allo sviluppo
del suo tessuto economico e imprenditoriale, al ruolo delle donne nello sviluppo della rete del
welfare cittadino e non solo (attraverso le vicende di Margherita Datini, dell’Ospedale degli
Innocenti di Firenze e della Fondazione dei Ceppi). Questa documentazione - integrata da fondi
conservati presso altre istituzioni pratesi tutelate dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica e
dal patrimonio artistico conservato presso il Museo di Palazzo Pretorio - consente di ricostruire la
storia di una intera comunità e del suo territorio a partire dal XIV secolo fino ai giorni nostri.
Il progetto RESTORE, attraverso le attività previste dai due AdR, intende:
i. migliorare l’accesso alle fonti storiche conservate nelle istituzioni cittadine;
ii. applicare tecnologie informatiche per la l’integrazione e la gestione dei beni documentari e
museali in ambiente digitale;
iii. elaborare modalità e contenuti per la fruizione innovativa della documentazione storica in
una prospettiva multidisciplinare, favorendone la comprensione e incentivandone il riuso
anche da parte del vasto pubblico;
iv. incrementare la collaborazione fra istituzioni di ricerca, culturali, PMI e le infrastrutture di
ricerca (DARIAH, E-RIHS) e di servizi (EUROPEANA).
L’Archivio di Stato e il Museo di Palazzo Pretorio costituiranno un primo caso applicativo per
valutare l’impatto delle soluzioni sviluppate dal progetto, che potranno essere replicate in contesti
simili a partire da altre istituzioni cittadine tutelate dalla Soprintendenza Archivistica e
Bibliografica, per includere progressivamente altri istituti culturali. A RESTORE collaborano il
CNR e Istituzioni attive in diversi campi della ricerca umanistica (storia, letteratura, filologia,
linguistica ecc.) con il supporto di una PMI (Space S.p.a.) con grande esperienza nella
digitalizzazione del patrimonio culturale e documentario e nella realizzazione di applicazioni
informatiche per la sua gestione e fruizione.
Il contesto di riferimento per le attività scientifiche e di sviluppo infrastrutturale e costituito dalla
collaborazione (attraverso il CNR-OVI) con le infrastrutture DARIAH-ERIC (ESFRI Landmark per
17 le discipline umanistiche e le scienze sociali) ed E-RIHS (progetto ESFRI per la scienza del
patrimonio), oltre che dalla Cloud Europea della Ricerca (EOSC).
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il problema da risolvere
L’ecosistema delle risorse digitali che a vario titolo riguardano il patrimonio culturale è ampio e
molto ricco,
ma soffre di un livello di frammentazione talmente alto da comprometterne il valore: i contenuti di
qualità - prodotti da biblioteche, archivi e centri di ricerca - oltre a risultare spesso difficilmente
reperibili e scarsamente accessibili, sono anche caratterizzati da un livello molto basso di
integrazione, giacché questi soggetti lavorano spesso in contesti operativi e scientifici molto
specifici, quando non in totale isolamento.
La tendenza a generare moli cospicue di informazioni, che già nel 2002 aveva portato ad
individuare una svolta digitale nell’accumulazione della conoscenza a livello globale, con – per la
prima volta nella storia dell’umanità - più dati prodotti e conservati nel dominio digitale rispetto alla
controparte analogica [Hilbert 2012], vede ogni anno una accelerazione costante. Già nel 2013
l’universo digitale risultava popolato da più unità informative (bit) di quante stelle si potessero
contare nell’universo fisico [IDC Digital Universe 2014] e si prevede entro il 2020 una crescita di
questo universo di un ordine di grandezza: da 4.4 ZettaByte (1 ZettaByte corrisponde a 1021 byte) a
44 ZB, milioni di volte più esteso delle più rilevanti controparti analogiche. Una simile ricchezza ed
eterogeneità di informazioni pone una serie di sfide, cruciali anche per il settore del Patrimonio
Culturale: selezionare, strutturare, arricchire e rendere disponibili per la creazione di servizi e
strumenti a valore aggiunto dati di alta qualità, scientificamente validati, che altrimenti
rimarrebbero intrappolati nei sistemi informativi dei relativi creatori, spesso scarsamente
interoperabili, quando non addirittura privi di veri e propri standard o del tutto inaccessibili.
Anche in Italia, a fronte di numerosi interventi, supportati da finanziamenti pubblici erogati
nell’ultimo decennio, sono state prodotte collezioni digitali (immagini, metadati, corpora testuali,
strumenti di consultazione come thesauri e tassonomie specializzate) in gran parte accessibili solo
attraverso portali dedicati, quando non totalmente inaccessibili a causa di diverse motivazioni:
scarsa sostenibilità, obsolescenza tecnologica ecc.
Nello specifico di RESTORE, la documentazione conservata presso l’Archivio di Stato - integrata
da fondi documentari preservati da altre istituzioni cittadine tutelate dalla Soprintendenza
Archivistica e Bibliografica e dal patrimonio artistico del Museo di Palazzo Pretorio - costituisce
una fonte primaria per la conoscenza e la ricostruzione a più livelli della storia della Comunità
pratese, del suo territorio e della sua popolazione, a partire dal Medioevo e in prospettiva fino al
Novecento.
In particolare: i) il fondo Datini, costituito da 150.000 lettere e circa 600 registri da cui si possono
ricavare informazioni sulle persone coinvolte, sui costi e le tipologie delle merci, sui luoghi deputati
agli scambi ecc., e ad oggi l’archivio mercantile per il Medioevo più grande al mondo; ii) il fondo
dell’Ospedale Misericordia e Dolce, con le sue 7000 unità archivistiche, presenta tutte le
articolazioni delle funzioni di un ente di assistenza: dal sostegno al viandante, alla cura del povero e
dell’ammalato, fino all’accoglienza dei gettatelli, bambini abbandonati e allevati, grazie allo stesso
Spedale, dall’intera Comunità pratese. In passato, alcuni finanziamenti hanno permesso la
riproduzione digitale e lo studio di una porzione del fondo più rilevante dell’Istituto - l’Archivio
Datini - e la realizzazione di alcuni strumenti digitali di ricerca (corpus lemmatizzato del carteggio,
18 CD-ROM Per la tua Margherita, sito web Datini online ecc.). Nessuna di queste risorse garantiva
tuttavia il pieno sfruttamento delle potenzialità delle tecnologie digitali per la gestione e la fruizione
della conoscenza. Col passare del tempo, inoltre, per mancanza di fondi per la manutenzione, alcuni
di questi sono divenuti inutilizzabili, mentre altri, frutto di un’impostazione non compatibile con gli
standard in materia, risultano scarsamente interoperabili. In generale inoltre, tali progetti risultano
scollegati fra sé e dalla descrizione archivistica presente sul sito dell’Archivio di Stato e del Sistema
Informativo degli Archivi di Stato, privando così tali lavori di quel valore aggiunto dato
dall’integrazione di informazioni.
La soluzione proposta
Obiettivo di RESTORE è recuperare e mettere a sistema le risorse esistenti, strutturarle secondo
l’approccio FAIR, integrarle con nuovi dati e oggetti digitali e renderle accessibili con modalità
innovative, in modo da far conoscere e valorizzare, rendendola più facilmente navigabile e
comprensibile, una ricca porzione documentale altrimenti poco nota, non ristretta al solo fondo
Datini e non limitata all’Archivio di Stato, ma selezionata in modo trasversale attorno a temi
fortemente radicati nella storia pratese e - in genere – toscana (il tessuto produttivo, la rete
assistenziale, il ruolo delle donne in entrambi questi contesti, l’infanzia abbandonata), che toccano
da vicino tutti gli strati della cittadinanza e mirano a coinvolgere la popolazione in un percorso
culturale di conoscenza e riappropriazione delle proprie origini, permettendo di usufruire della
conoscenza del passato per costruire l’inclusione sociale nel presente.
Grazie all’apporto degli AdR, alle competenze del CNR e dell’impresa partner, RESTORE
analizzerà le criticità individuate dagli istituti culturali coinvolti, nel contesto della raccolta,
aggregazione, arricchimento semantico e messa a disposizione di informazioni ad alto valore
aggiunto - relative al patrimonio culturale – e costituirà una base di conoscenza popolata con
informazioni scientificamente affidabili, rese accessibili, interoperabili e riusabili, secondo i
principi FAIR. Le attività di analisi delle risorse da integrare, di modellazione delle informazioni ed
il popolamento della base di conoscenza verranno condotte a partire dalla documentazione
conservata presso l’Archivio di Stato di Prato, integrata dai fondi conservati presso altre istituzioni
cittadine e dal patrimonio artistico conservato presso il Museo di Palazzo Pretorio.
Il progetto RESTORE intende fornire una ricostruzione multilivello della realtà sociale pratese a
partire dal Medioevo e - in prospettiva - fino al Novecento, attraverso la realizzazione di un sistema
informativo basato principalmente sull’analisi di una porzione rilevante del patrimonio
documentario cittadino, permettendone la consultazione da remoto con strumenti di ricerca avanzati
che la rendano facilmente fruibile e riutilizzabile sotto forme diverse (ricerche scientifiche, ricerche
genealogiche, didattica, divulgazione scientifica).
OBIETTIVI OPERATIVI
Obiettivo 1 - descrizione
OO1 affronta problematiche connesse alla costituzione della base di conoscenza, incluse:
i. la definizione della sua architettura (in connessione con OO2);
ii. la definizione delle strategie di acquisizione, mapping e modellazione dei dati;
iii. la definizione delle strategie per l’estrazione della conoscenza e
iv. la definizione delle strategie per l’esposizione e l’accessibilità delle informazioni, in vista
della loro fruizione e riutilizzo, anche attraverso servizi innovativi (museo virtuale,
itinerari tematici smart, ecc.), sviluppati in OO3.
19 Dal punto di vista tecnologico i punti di riferimento - oltre alle scelte architetturali e tecniche di
OO2 - saranno costituiti dalle più rilevanti infrastrutture ESFRI attive nel settore delle discipline
umanistiche (DARIAH-ERIC) e della scienza del patrimonio (E-RIHS DIGILAB), il cui
coinvolgimento garantirà la piena aderenza alle linee guida europee in tema di apertura,
interoperabilità, riutilizzo e creazione di valore aggiunto per la società a partire dai risultati
raggiunti dalla ricerca. OO1, in stretta collaborazione con OO2, studierà ed implementerà le
soluzioni necessarie alla effettiva riutilizzabilità dei contenuti della base di conoscenza, comprese le
interfacce verso altre piattaforme, sistemi e infrastrutture.
Dal punto di vista operativo, OO1 metterà a disposizione un tool per la mappatura degli schemi e la
trasformazione dei dataset che popoleranno la base di conoscenza. In continuità con lo sviluppo
delle soluzioni tecniche di OO2, OO1 definirà un modello concettuale adeguato alla gestione delle
informazioni provenienti dai vari contesti di ricerca e produzione (biblioteche, archivi, musei etc.)
[Gangemi et al. 2008, 2009; Doerr et al. 2017], che renda le informazioni della base di conoscenza
eventualmente utilizzabili per processi di deep learning ed estrazione della conoscenza attraverso
diversi approcci (NLP, NER etc.) utilizzati
in RESTORE.
I risultati attesi sono:
i. elaborazione del modello architetturale della base di conoscenza di RESTORE;
ii. elaborazione di strumenti per migliorare l’accessibilità e l’interoperabilità dei contenuti della
base di conoscenza, come tool per la mappatura degli schemi e la trasformazione dei
dataset, strumenti per l’estrazione della conoscenza e interfacce verso altre piattaforme,
sistemi e infrastrutture. Oltre a produrre un report che sintetizzi i risultati ottenuti,
verranno implementati parametri quantitativi di valutazione, sulla base di delle risorse
effettivamente integrate nella base di conoscenza.
Obiettivo 2 - Descrizione
OO2 affronta diverse problematiche connesse alla gestione di Linked Open Data per il patrimonio
culturale, con particolare attenzione all’importazione di dati giàa validati, provenienti da OO1,
oppure forniti da altri provider esterni. Le attività di OO2 potranno eventualmente essere estese alla
gestione di dati in tempo reale, prodotti da sensori e piattaforme IoT (cfr. OO3). OO2 studierà come
porre tali informazioni in relazione, avvalendosi di un modello dati estremamente flessibile e
scalabile e utilizzando le più recenti soluzioni IT sviluppate in quest’ambito, come database No
SQL e tecniche di interrogazione sofisticate mutuate dalla ricerca sui Big Data. Il back-end
elaborato da OO2 costituirà il punto di accesso per la fruizione del LOD risultante da parte dei vari
contesti applicativi e dei dispositivi di fruizione (web, mobile, ecc.), oltre a costituire la base per
l’implementazione di servizi per la fruizione innovativa delle risorse contenute nella base di
conoscenza, come musei virtuali e itinerari tematici smart (OO3).
I risultati attesi sono:
i. elaborazione del modello architetturale della piattaforma di gestione e fruizione dei
contenuti di RESTORE;
ii. elaborazione di strumenti per l’acquisizione dei dati provenienti da OO1 o da altri provider e
il loro pre-processing;
iii. elaborazione di strumenti per la distribuzione e la fruizione dei dati raccolti. Oltre a produrre
un report che sintetizzi i risultati ottenuti, verranno implementati parametri quantitativi
di valutazione, sulla base di delle risorse effettivamente integrate nella piattaforma di
RESTORE.
20 Obiettivo 3 - Descrizione
OO3 affronta le criticità connesse alla gestione e valorizzazione del patrimonio documentario e
culturale delle istituzioni culturali coinvolte - Archivio di Stato di Prato e Museo del Palazzo
Pretorio – e all’applicazione delle soluzioni elaborate da RESTORE in altri ambiti applicativi,
valutando ad esempio l’inclusione di dati provenienti dalla sensoristica e dall’IoT, e
l’implementazione di servizi per la fruizione innovativa, come musei virtuali e itinerari tematici
smart.
I risultati attesi sono:
i. la realizzazione della piattaforma tecnologica necessaria all’integrazione delle risorse
digitali provenienti dalle istituzioni culturali coinvolte;
ii. l’implementazione di soluzioni tecnologiche che favoriscano la visibilità, l’accessibilità e la
fruizione dei loro patrimoni documentari;
iii. elaborazione di strumenti per la fruizione innovativa;
iv. elaborazione di modelli per l’estensione dell’infrastruttura di RESTORE. Oltre a produrre
un report che sintetizzi i risultati ottenuti, verranno implementati parametri quantitativi
di valutazione: sia sulla base delle risorse effettivamente veicolate dalla piattaforma
integrata di RESTORE, che di altre metriche specificamente individuate.
PROFILI DEGLI ASSEGNISTI DI RICERCA (AdR)
Il progetto RESTORE prevede due assegni di ricerca, basati su attività e ambiti disciplinari
fortemente connessi tra loro. L’articolazione degli obiettivi operativi prevede diverse forme di
collaborazione fra i due AdR, soprattutto per quanto riguarda l’elaborazione di soluzioni condivise
per il trattamento e la gestione di dati e oggetti digitali e la progettazione di soluzioni per la loro
accessibilità, fruizione e riutilizzo.
AdR 1
Requisiti richiesti: conoscenza delle problematiche connesse allo studio e alla gestione delle fonti
storiche di carattere archivistico e bibliotecario; conoscenza delle problematiche connesse alla
costituzione di basi di conoscenza per il patrimonio culturale (inclusi mapping e modellazione dei
dati, acquisizione ed estrazione della conoscenza).
Profilo di Laurea richiesto: Informatica umanistica, Scienze informatiche.
Attività prevalenti (in collaborazione con AdR2):
i) implementare la base di conoscenza;
ii) definire i presupposti dell’architettura informatica necessaria per l’acquisizione e trattamento dei
dati;
iii) definire le modalità di correlazione con altri sistemi o infrastrutture.
Le attività verranno svolte prevalentemente presso l’Archivio di Stato di Prato (almeno 50%) e il
CNR-OVI, pur prevedendo la collaborazione con gli altri partner.
Il lavoro di ricerca svolto presso le istituzioni culturali, col supporto di CNR-OVI, consentirà
all’assegnista di acquisire specifiche competenze nell’ambito della realizzazione di strumenti per la
gestione e l’integrazione di fonti storiche in ambito digitale. La collaborazione con Space S.p.a.
consentirà all’assegnista di approfondire la conoscenza di tecnologie avanzate per il trattamento
digitale del patrimonio culturale e di acquisire competenze specifiche nell’elaborazione, gestione e
implementazione di piattaforme per la sua accessibilità.
21 AdR 2
Requisiti richiesti: conoscenza delle problematiche connesse alla gestione di LOD per il patrimonio
culturale (dati eterogenei relativi ai beni culturali e risorse digitali di carattere archivistico e
bibliotecario).
Profilo di Laurea richiesto: Informatica umanistica, Scienze informatiche, Data Science.
Attività prevalenti:
i) implementare il sistema di importazione e processing dei dati;
ii) implementare la piattaforma di gestione e fruizione dei contenuti di RESTORE.
Le attività verranno svolte prevalentemente presso l’Archivio di Stato di Prato (almeno 50%) e il
CNR-OVI, pur prevedendo la collaborazione con gli altri partner.
Il lavoro di ricerca svolto presso le istituzioni culturali, col supporto di CNR-OVI, consentirà
all’assegnista di acquisire specifiche competenze nell’ambito dell’integrazione e processing dei dati
e delle risorse degli istituti culturali coinvolti. La collaborazione con Space S.p.a. consentirà
all’assegnista di approfondire la conoscenza di tecnologie avanzate per l’implementazione di
piattaforme per la loro distribuzione e fruizione.
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Università degli Studi di Siena - Via Banchi di Sotto 55, 53100 Siena - Italia