Finanziamenti per start-up nel Sud Italia

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Inserito il 18/02/2020

Inizialmente rivolto a giovani fino a 35 anni, imprenditori o che desiderano avviare un’impresa, è stato esteso a soggetti di età fino a 45 anni e liberi professionisti. A partire dal 2019 l’agevolazione copre anche le aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e del 2017.

Vi ricordiamo che Resto al Sud è un incentivo introdotto dal Decreto Legge 20 giugno 2017, n. 91, pubblicato sulla GU Serie Generale n.141 del 20-06-2017, che contiene un piano di interventi finalizzati a favorire la crescita economica nel Mezzogiorno, entrato in vigore il 21 giugno 2017. Tra le misure previste dal DL rientra, appunto, anche il pacchetto denominato Resto al Sud, ovvero una serie di azioni volte a sostenere la nascita e la crescita di imprese nel Sud Italia, e a favorire l’imprenditoria giovanile, mediante l’erogazione di contributi economici, in parte a fondo perduto.

L’iniziativa mira, in particolare, a promuovere la costituzione di nuove aziende in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. La gestione della misura relativa ai finanziamenti Resto al Sud è stata affidata all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA, ovvero Invitalia.

Destinatari

I contributi economici previsti sono rivolti a giovani che:
  • hanno un’età compresa tra i 18 e i 45 anni;
  • sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, e nelle aree del Centro Italia che rientrano nel c.d. cratere sismico, o sono disposti a trasferirsi entro 60 giorni dall’eventuale accoglimento della richiesta di finanziamento (entro 120 giorni se risiedono all’estero);
  • non hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento;
  • non sono già titolari di altra attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017;
  • se liberi professionisti, non risultano titolari di partita IVA, nei 12 mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni.
  • non risultano beneficiari, negli ultimi 3 anni, di altre misure nazionali a favore dell’autoimprenditorialità;
  • hanno costituito o intendono costituire imprese individuali o società, comprese le cooperative, con sede legale o operativa nei territori destinatari della misura Resto al Sud. Per le società già costituite, la costituzione deve essere avvenuta successivamente alla data del 21 giugno 2017.

Settori ammissibili

Per richiedere le agevolazioni, le imprese costituite o da costituire devono far riferimento ad uno dei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
  • servizi al turismo.

Dunque restano escluse dal finanziamento le attività agricole e il commercio.


Contributi economici

I giovani imprenditori meridionali potranno beneficiare di un finanziamento di importo massimo di 50.000 Euro. Nel caso delle società tale importo massimo sarà concesso a ciascun socio, fino al limite di 200.000 Euro. I contributi economici saranno erogati per il 35% a fondo perduto e per il 65% sotto forma di prestito a tasso zero, da rimborsare entro 8 anni, di cui i primi 2 in pre ammortamento.

Domanda

I finanziamenti Resto al Sud possono essere richiesti fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Coloro che desiderano richiedere le agevolazioni per le imprese del Sud possono inviare apposita domanda online, tramite il portale web dedicato. Generalmente Invitalia valuta i progetti imprenditoriali entro 60 giorni dal ricevimento della domanda. L’iter di valutazione comprende anche un colloquio online con i proponenti.
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