Ricercatore di Filosofia digitale a Salerno

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Inserito il 31/05/2019

Il bando (https://web.unisa.it/uploads/rescue/363/2051/bando-pon-aim-linea-2.pdf) è finalizzato a reclutare un Ricercatore di tipo A in M-FIL/08 (Storia della filosofia medievale), che sarà impegnato all’interno del team di lavoro che, a Salerno, si occupa di Digital Humanities. Come ho avuto modo di raccontarti, negli ultimi anni il nostro gruppo di lavoro ha dedicato particolare attenzione ai temi del rapporto tra ricerca umanistica e nuove tecnologie. Nello specifico, anche grazie sei borse mirate a questi argomenti che il Dottorato RAMUS ha ottenuto su bandi ministeriali, stiamo lavorando sulla semantizzazione del testo filosofico medievale.

 

 

Oggetto del progetto

Punto di partenza del nostro lavoro è stato, in questi anni, la classica schedatura ‘analogica’ del testo filosofico alla quale da sempre dottorandi e tesisti vengono invitati per identificate, in ogni passaggio testuale significativo, i temi presenti anche quando non ci sono specifici lemmi di riferimento. 

In termini 'contemporanei', questa operazione è una vera e propria semantizzazione: significa assegnare, a ogni porzione significativa del testo (che sia una frase, un paragrafo o anche solo poche parole), tutti i tag relativi ai temi che quella porzione tocca. Ovviamente, questa struttura, trasferita dalle schedine cartacee a un database, permette di lanciare query di ricerca che 'navighino' il testo e tutti i testi schedati e superino la semplice ricerca lemmatica restituendo, sulla base di una specifica ontologia, la struttura dei temi e dei problemi presenti nelle pagine analizzate. 

A tal fine, stiamo lavorando a una piattaforma (che stiamo costruendo in collaborazione con i colleghi del Dipartimento di Informatica di Salerno) che permetta di schedare i testi selezionando una parola o un periodo, aggiungendo un commento (che poi ’scorre’ accanto al testo come una vera e propria ‘glossa') e dei tag identificativi dei temi di volta in volta individuati. Alla fine del lavoro su un corpus di testi, sarà possibile verificare, al loro interno, in modo veloce e dinamico, la presenza di temi, argomenti, problemi, etc., con maschere di ricerca disponibili online e gratuitamente consultabili.

 

Il Ricercatore da reclutare si inserirebbe, dunque, nel team che sta oggi lavorando su questo progetto: costruzione di ontologie di riferimento, sperimentazione della piattaforma, schedatura dei testi, divulgazione dei risultati di questa sperimentazione, etc.. 

 

Requisiti

Il bando è legato alle azioni di mobilità del Ministero, e dunque impone vincoli molto rigidi per le candidature.

Ecco di seguito i requisiti: 

1. Titolo di dottore di ricerca conseguito tra il 27.02.2010 e il 27.02.2018 

2. Titolarità, al 13.5.2019, di un contratto, anche a tempo determinato, stipulato presso atenei/enti di ricerca/imprese fuori dalle Regioni Obiettivo (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) del PON R&I 2014-2020 o anche all’estero. Non può essere sufficiente la semplice collaborazione priva di un rapporto professionale o di dipendenza ancorché temporaneo, con la struttura ospitante.

3. Possesso di una documentata esperienza biennale, successiva al conseguimento del titolo di dottore di ricerca, anche non continuativa e non necessariamente nella stessa struttura, riconducibile alla partecipazione o alla conduzione tecnico-scientifica di programmi e/o progetti di ricerca svolta presso atenei/enti di ricerca/imprese fuori dalle Regioni Obiettivo (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Siciali) del PON R&I 2014-2020. L’esperienza dovrà essere documentata mediante uno o più contratti giuridicamente validi, stipulati con una o più delle suddette strutture. Il candidato dovrà allegare il contratto o i contratti che attestano la suddetta esperienza.

L’attività didattica prevista per il Ricercatore non può superare le 60 ore annuali.

La scadenza per presentare le domande per il bando è fissata per il 15 giugno.

 

La figura professionale che sto cercando di portare a Salerno è un ‘umanista digitale’ che abbia competenze scientifiche filosofiche forti ma anche una attitudine a sperimentare nuove forme di ricerca e di condivisione dei risultati.Per questo, sto contattando un po’ di colleghi ‘sensibili’ al tema e, soprattutto, che possano vantare, come te, un network internazionale importante, così da far girare la notizia, perché vorrei veramente una selezione alla quale partecipino competenze diverse.


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